San Lurins: vino naturale con protagonista la Malvasia

Marco continua a portare avanti l’eredità vinicola trasmessagli dal nonno Mario. I primi appezzamenti vennero acquistati nel 1874 dai bisnonni di Marco, che conformi all’agricoltura dell’epoca iniziarono un’attività agricola mista producendo vino, cereali, bovini per il latte e suini per la carne, coinvolgendo in questo modo tutte le figure familiari, altro segno caratteristico dell’agricoltura dell’epoca.

Attorno agli anni ’70 in seguito ad una crisi economica che colpì tutto il reparto agricolo cessava la produzione di vino: le uve infatti non venivano più usate per la vinificazione in loco bensì vendute alle aziende vitivinicole del territorio. Fu proprio in questi anni che nonno Mario contrariamente alla tendenza dell’epoca decise dipanare gran parte dei vigneti ancora adesso in produzione.

Il secondo passo importante è stato fatto verso la fine degli anni ’90 quando il padre di Marco decise di convertire i vigneti verso un’agricoltura biologica, scelta al tempo del tutto contro corrente.

I vigneti storici di almeno 45 anni di età sono il vero segreto di questo terreno, dove la Malvasia è l’uva protagonista ma che deve tanto alla morfologia del suolo: la terra è rossa ricca di calcare, argilla e ciottoli derivati dalle grandi piogge, questo territorio si fa quindi portavoce di una profonda salinità, elemento distintivo dei vini di Marco.

Il nome dell’azienda San Lurins deriva dal dialetto San Lorenzo Isontino, che è oltretutto la zona dove la cantina affonda le sue radici; ci troviamo in provincia di Gorizia, una terra di confine, melting pot di modi di fare il vino antichi che tornano ad essere attuali più che mai.

Sito Web: www.sanlurins.com